Adria Special Games, atleti speciali in arrivo da dieci nazioni a Bibione per una grande festa sportiva
- Pubblicato Venerdì, 26 Febbraio 2016 20:21
(Publiredazionale) Bibione si appresta ad ospitare gli Adria Special Games, evento sportivo internazionale riservato ad atleti con disabilità intellettiva o relazionale.
Sono attesi atleti provenienti da dieci nazioni, che si cimenteranno in 20 differenti discipline sportive secondo i regolamenti tecnici delle Federazioni di riferimento, adattate alle persone con disabilità.
La manifestazione internazionale, dal 22 al 30 aprile 2016, proporrà sport e eventi di contorno: una grande festa sportiva integrata con la partecipazione di tanti volontari, accompagnatori e familiari.
Il Camping Capalonga metterà a disposizione, in esclusiva, l’intera struttura ricettiva con personale tecnico e operativo a supporto di tutte le discipline sportive che saranno praticate. Lo “staff animazione” del camping supporterà poi l’evento nelle attività collaterali con spettacoli, intrattenimenti e assistenza logistica.
«Lo sport, quando praticato con criterio e qualità - spiega il presidente di Sport21 Italia Onlus, Sergio Silvestre -, è un eccellente strumento di integrazione, al pari della scuola e del lavoro. Si tratta di contesti sociali solo apparentemente diversi, ma in realtà in stretta comunicazione e relazione tra loro perché il percorso, nel combattere i pregiudizi e nel costruire un circolo virtuoso tra famiglie, Istituzioni, operatori e opinione pubblica, è lo stesso. Il diritto a una scuola di qualità, le opportunità concrete per entrare nel mondo del lavoro e la possibilità di praticare sport a livello promozionale o agonistico, sono aspetti imprescindibili nel raggiungimento di una vera e piena autonomia personale e sociale per tutti i bambini, adolescenti e adulti con disabilità intellettiva relazionale».
Tutte le discipline sportive che saranno praticate consentiranno ai ragazzi, anche e soprattutto attraverso una sana competizione, di dimostrare quali possano essere le loro reali capacità. Gli atleti con disabilità intellettive relazionali sono in grado di confrontarsi, sulla base delle performance e dei risultati sportivi, con altri atleti, disabili o normodotati che siano.
Le foto. Tanti sport insieme
SporT21 Italia Onlus, associazione di volontariato sportiva dilettantistica, è nata su iniziativa di CoorDown Onlus, che da sempre considera lo sport, quando praticato con criterio e qualità, un eccellente strumento di integrazione, al pari della scuola e del lavoro. «Sono molte le persone con sindrome di Down che praticano sport, a livello promozionale o agonistico - dichiara Silvestre -. Basta osservare i risultati e le prestazioni tecniche, spesso capaci di sorprendere, per capire che non si tratta di sportivi di serie B ma di atleti preparatissimi, che in più portano con sé un messaggio sociale di grande valore. Fare sport da atleti disabili vuol dire accettare una doppia sfida, da una parte con se stessi, dall’altra con il pregiudizio delle persone».
Proprio perché lo sport è portatore di molteplici benefici è nata SporT21 Italia Onlus, nel cui nome il suffisso “T21” fa riferimento alla Trisomia 21, che è l’altro modo per indicare la sindrome di Down. La nuova associazione sportiva ha già sottoscritto una convenzione di collaborazione con Special Olympics Italia, programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi e adulti, con disabilità intellettiva, ed è affiliata a Fisdir, Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale per quanto riguarda il calendario di tutte le discipline sportive. Al progetto di SporT21 (nel direttivo col presidente Sergio Silvestre ci sono il vice Carlo Tiano, il segretario e direttore nazionale Elisa Orlandini, i consiglieri nazionali Martina Fuga, Luigi Porrà e Antonella Falugiani) possono aderire singoli atleti, volontari e associazioni che si occupano di sdD e disabilità intellettive. Il suio obiettivo è di stipulare accordi e convenzioni con tutte le società sportive, le Federazioni, i Comitati Paralimpici e gli Enti di promozione sportiva che ne condividono gli obiettivi al fine di organizzare eventi, gare e allenamenti sportivi destinati a persone con disabilità intellettiva o relazionale, allo scopo di fornire loro opportunità di sviluppo sociale, fisico e mentale per migliorare la qualità della loro vita.