Enrico, gigante di vent'anni, sogna l'Nba. C'è un progetto per aiutarlo

Pubblicato Martedì, 21 Luglio 2015 10:29

Lui sogna un futuro nell'Nba, il più prestigioso torneo del mondo di basket. 2 metri e 18, non ancora ventenne, Enrico Di Coste

attualmente è negli Usa, da un anno al Northwood College, Michigan, dopo un primo periodo alla Catholic Central High School. Non ha alle spalle finora grandi titoli sportivi, ha giocato nelle giovanili di Vicenza e Marostica, poi a Brindisi. A sospingerlo una grande passione, l'input del padre Luigi ex giocatore approdato anche nelle massime serie nazionali, e le straordinarie potenzialità fisiche.

Ha fatto l'ultimo anno delle superiori negli Usa, quindi il passaggio alla Northwood University dove gli anno pagato intanto metà della retta. Ora gli hanno assegnato una borsa di studio che gli garantisce quattro anni di studio e basket, permettendo a Di Coste di crescere come cestita e come studente di marketing e management di eventi sportivi, pagandogli le spese scolastiche e per l'attività sportiva, visto che il team americano intravvede in lui grandi prospettive evidenziate anche dalla nazionale italiana, che l’ha già convocato ad un raduno.

Lui ha vissuto molti anni a Nanto (Vicenza) e qui è stato presentato il "Progetto America Enrico Di Coste", con i sindaci di Nanto e Montegaldella Ulisse Borotto e Paolo Dainese, felici per un'occasione che valorizza un talento di casa (senza oneri per le due amministrazioni) e con il supporto degli avvocati Matteo Marcolin e Christian Zovico, il progetto si propone di trovare un sostegno territoriale con la formula dei prestiti d’onore per aiutare l'avventura americana di Enrico. Obiettivo, reperire almeno venti appassionati sottoscrittori di una quota di 300 euro, con la scommessa di restituire quanto ricevuto nel momento in cui si materializzerà il sogno di una carriera professionistica.

Foto: Enrico con i sindaci di Nanto e Montegaldella, suoi "sponsor", e alla presentazione del progetto con tutta la famiglia, i primi cittadini e i due legali che hanno concepito l'idea