Una città nel pallone riscopre il calcio. Bassano sogna, Sassuolo e Carpi insegnano

Pubblicato Venerdì, 29 Maggio 2015 10:11

“Serie B! Serie B! Serie B!”. Con questo coro, che allo stadio Mercante si è sentito per la prima volta nella storia, i tifosi giallorossi hanno salutato la propria squadra quando il sogno

ha iniziato a sembrare a portata di mano. D'altra parte dopo la Chievo story e l'avanzare di squadre "minori" come Sassuolo e Carpi, l'ascesa del team di mister Diesel ha il sapore di ulteriore rinnovamento di un mondo molto chiacchierato, ora nel mirino mondiale per le indagini dell'Fbi sulla Fifa, bisognoso di ricambio a tutti i livelli, anche italiano.

E in una città come Bassano del Grappa, in un territorio che brilla di molte discipline sportive di vertice, tutti sembrano essere contagiati dall’entusiasmo giallorosso, anche se fino a pochi mesi fa la presenze allo storico stadio velodromo Mercante non erano da record, tanto che addirittura un anno fa la famiglia Rosso aveva lanciato segnali di disimpegno per una delusione complessiva, e magari per gli oneri economici, e il presidente Stefano Rosso aveva rilasciato dichiarazioni non entusiaste su uno stadio sempre un po' troppo tiepido verso i giallorossi.

Ora invece con i successi sul campo la città si è ringalluzzita e spera in qualcosa di storico, assaporando comunque una stagione alla grande. E il sindaco pubblica comunicati sollecitando i cittadini ad andare allo stadio a sostenere i beniamini di casa. Un anno storico, mentre a pochi chilometri di distanza il Cittadella abidca salutando la B.
 
«È bella l’atmosfera che si respira intorno a noi – ha affermato il coach Tonino Asta - ma dobbiamo rimanere con i piedi ben ancorati a terra e concentrati. La storia deve essere ancora scritta. La città è partecipe e ci fa molto piacere vedere l’iniziativa che è stata presa per addobbare il centro storico con i poster della nostra squadra. È un bel ringraziamento per quanto hanno fatto i ragazzi fino ad ora. Dobbiamo prendere questo entusiasmo e tramutarlo in una sensazione positiva, scendendo in campo sereni e senza pressioni».

In città, infatti, ogni esercizio commerciale del centro storico espone già da giorni un poster del Bassano Virtus accompagnato da un fiocco giallorosso: un’iniziativa realizzata dal Comune di Bassano del Grappa e dell’Unione dei Commercianti del centro storico per testimoniare la propria vicinanza alla squadra capitanata da Simone Iocolano.

«Il Bassano Virtus è un’espressione eccellente della città – ha dichiarato il sindaco Poletto – e colorando il centro storico di giallorosso abbiamo voluto esprimere una sorta di abbraccio ideale di tutti i cittadini che si stringono attorno alla squadra in questo momento topico, ringraziandola per i risultati ottenuti finora».

Insomma è stata in ogni caso una stagione irripetibile. Se ci sarà il premio finale, tanto meglio, anche se verranno avanti altri nodi da sciogliere. Sia per la politica locale, chiamata a sborsare risorse per adeguare lo stadio anche se in cassa risorse non ce n'è, sia per lo stesso club di patron Renzo Rosso che dovrà operare oculate ma decisive implementazioni dei budget.

Intanto tutta Bassano si stringe attorno alla sua squadra che è davvero vicina a regalare un sogno. Mister Asta, però, tende giustamente a gettare acqua sul fuoco, nonostante la sua squadra, pur non brillando particolarmente, sia riuscita nel finale di torneo a rialzarsi subito dopo la sconfitta subita tra le mura amiche del Mercante contro il Venezia, andando prima ad espugnare il Menti sconfiggendo il Real Vicenza e poi sfatando il tabù contro il Renate, che aveva vinto tutti i match giocati finora. E poi sono iniziati i playoff, sotto una buona stella.

È proprio il caso di dirlo e ribadirlo: in ogni caso un successo.