Contenuto Principale

Wilier Triestina, le maglie rosse tornano al Giro 65 anni dopo: la storia corre su due ruote. Foto

Wilier Triestina, le maglie rosse tornano al Giro 65 anni dopo: la storia corre su due ruote. Foto

di Gabriele Zanchin

E' il ritorno delle maglie rosse, il ritorno di un marchio storico che, oltre ad aver firmato tante vittorie importanti con le sue biciclette

nel corso di quasi ottant'anni (da Magni a Pantani, da Cunego a Ballan, da Cottur a Petacchi), dal 1946 al 1951 guidava la famosa squadra "in rosso" della Wilier Triestina. E adesso Wilier Triestina ritorna, al Giro 2016, "firmando" di nuovo una squadra professionistica, la Wilier Triestina Southeast. E' una delle sorprese che ragala il Giro, con Rossano Veneto sempre al centro delle grandi storie di ciclismo.

Foto. Le maglie rosse ieri e oggi


Il leader della "nuova" Wilier è Pippo Pozzato, pedalatore di classe legato a Sandrigo e Bassano, e ci piace accomunare la sua nuova maglia a quella gloriosa di Pietro Zappon, altro vicentino, di Sossano, che della Wilier fu uno dei big tra 1950 e 1951. La novità della squadra Wilier è stata presentata a Rossano, nel quartier generale Wilier, dai fratelli Gastaldello: una scelta fatta per festeggiare i 110 anni di storia del marchio. Trovato l’accordo con la Southeast Venezuela di  Angelo Citraca e Luca Scinto e dal Giro e fino alla fine della stagione la denominazione sarà “Wilier Triestina-Southeast”.

A tenere a battesimo questo importante ritorno, oltre ai Gastaldello (che guidano il marchio Wilier dal 1969), Enrico, Michele, Andrea, alla presenza di famigliari, dipendenti, c'erano il presidente del consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti, il vice sindaco Giorgio Campagnolo e i vertici della società ciclistica Citraca e Scinto con i corridori, il trevigiano Matteo Busatto, Andrea Fedi ed il capitano, il vicentino di Sandrigo Filippo Pozzato, oltre all'uomo immagine della Wilier e cioè Gibo Simoni vincitore di due Giri d’Italia, il tutto animato dalla voce Rai Silvio Martinello.  

Per i suoi primi 110 anni Wilier sta anche lanciando un modello di bici speciale realizzato in 200 esemplari, che già sta andando a ruba, lo “Zero6”, modello da collezione. L'impegno con la squadra durerà per tutta questa stagione - hanno spiegato i fratelli Gastaldello - e poi si vedrà, «sta alla squadra farci innamorare di questa nuova avventura».

Filippo Pozzato indossa la nuova maglia, che ai colori tradizionali della società, il grigio e il giallo, aggiunge anche il rosso della Wilier: «Corro con la miglior bici che abbia mai avuto sino ad ora, al Giro possiamo fare bene. Abbiamo già adocchiato tre tappe nelle quali potremo dire la nostra». E chi punta a fare bene è anche un altro ciclista di casa, il trevigiano Matteo Busatto, reduce dal secondo posto al Trentino: «La tappa di Asolo mi piace, soprattutto per il finale nervoso, ma bisognerà interpretarlo. Io sono pronto per questa mia seconda avventura al Giro e come squadra possiamo lasciare il segno».

La storia Wilier apre una nuova pagina. Fondata nel 1906 a Bassano del Grappa da Pietro Dal Molin, membro di una famiglia molto patriottica (da qui il nome Wilier, che sta per "W l'Italia Libera e redenta", poi arricchito nel '45, a fine conflitto, dall'aggettivo Triestina per sottolineare l'adesione ai destini della martoriata città di Trieste), fu rilevata nel secondo dopoguerra dal figlio Mario che la guidò nel mondo delle competizioni agonistiche. La squadra partecipò al Giro dal 1946 al 1951. Fiore all'occhiello Fiorenzo Magni, che conquistò il Giro del 1948 superando sia Coppi che Bartali. Nel 1950 poi Ferdi Kübler vinse il Tour de France. Seguirono anni meno brillanti sotto il punto di vista industriale, fino a quando nel 1969 l'azienda riprese vigore con i fratelli Gastaldello di Rossano Veneto, che ne rilevarono il marchio. E già dagli anni '70 le bici Wilier col tipico colore ramato iniziarono a furoreggiare tra i professionisti e molti campioni le portarono a grandi successi.

Foto. Nel titolo maglie Wilier oggi e ieri con Pozzato e Zappon; la presentazione della nuova squadra nel quartier generale Wilier, l'ammiraglia, a cura dell'organizzazione; e alcune immagini dell'epopea post bellica: Pietro Zappon, la squadra con Moresco, Cremonese, Grosso, Zappon, Pasotti e Beschi (come si legge nel ritaglio dell'epoca), ancora Zappon nel 1951 che insegue Bartali e Coppi nel circuito di Bordighera (foto storiche tratte dal libro "Un secolo di prof" edito da Littera/Il Grande Sport)

Ricerca / Colonna destra

 Grandi Motori 

| TRAIL DEGLI EROI

| FORZA E CONCENTRAZIONE

 

| LA CORSA PIU' PAZZA


© Gestione editoriale: Creta Plus soc. cooperativa | P.IVA 04084830241 | Redazione: ilgrandesport@libero.it | Registrazione tribunale Vicenza già Bassano del Grappa n. 8/2004

Progetto StiKa©

| Realizzato da Progetto StiKa |