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Transalp che fatica: l'avventura felice dei quattro del JTeam

Transalp che fatica: l'avventura felice dei quattro del JTeam

La fatica, va detto subito, non è mancata alla Craft Bike Transalp 2015: è stata

forse tra le più dure edizioni, caratterizzata da percorsi al limite del possibile, sia per lunghezza che per ripidità, con lunghi tratti impedalabili da affrontare a piedi con la bici in spalla o per mano. Ma i quattro del JTeam, società rallystica che si sta inserendo anche nellla nicchia delle due ruote e dei pedali, di voglia ne avevano tanta.

I vicentini Riccardo Favero, 40 anni, e Alessandro Scremin, 32, e i trevigiani Gabriele Fabbian, 35, e Luca Reginato, 50, sono arrivati stanchi e stremati, ma hanno concluso alla grande. “E’ prevalso lo spirito di squadra, si sono aiutati tutti - dice il team manager Giuseppe Battaglia - in una gara che ha davvero presentato difficoltà particolari. E se poi un anno fa l’aveva fatta da padrone la pioggia, stavolta un sole spietato e un caldo da sciogliersi. Il percorso era molto duro, ogni giorno bisognava anche scarpinare su tratti che non si potevano fare sui pedali. Si è camminato qualche ora ogni giorno, e questo non se lo aspettavano, erano preparati per lunghi tragitti in bici... Decisiva anche l’assistenza che abbiamo dato mettendo i quattro atleti in condizione di resistere. Il JTeam era sempre presente con il furgone di assistenza in tutte le tappe e ha sempre rifocillato, fornito il cambio delle divise, garantito la risorsa idrica. C’è stata anche una caduta bruttina, il penultimo giorno, ma la tenacia di vedere il risultato ha fatto stringere i denti fino in fondo”.

Transalp che fatica: l'avventura felice dei quattro del JTeamUn’avventura di 625 chilometri, con quasi 20mila metri di dislivello, in una settimana sulle ruote grasse che ha restituito paesaggi mozzafiato unici e rari che non si trovano facilmente in altre manifestazioni. E tagliare il traguardo finale di Riva del Garda, oltre al sollievo (si è partiti dalla Baviera per poi attraversare il Tirolo orientale e le Dolomiti), è stata una emozione che solo chi affronta una gara selettiva come questa può capire.
I quattro, su 600 coppie partenti, si sono classificati prima della metà: una coppia al 265. posto assoluto e l’altra al 266. Posizione buona, aggiunge Battaglia, perché va tenuto conto che tra gli atleti delle 600 copie c’è una quota di professionisti e il resto è composto da amatori.

Dopo l’arrivo i quattro pensavano di riposare, ma il loro manager aveva preparato una mega festa al Garden Relais di Semonzo con amici, parenti e sostenitori: hanno resistito, in divisa, esposto le bici e le medaglie, fino a notte. “Prossimo appuntamento in bici al Bibione Bike Trophy, il 25 e 26 settembre, con due squadre da tre, sulla sabbia, e poi affronteremo il campionato di ciclocross con alcuni atleti” conclude Battaglia, confermando l’interesse per le due ruote, anche se il JTeam non scorda i rally, ovviamente.

 

Foto: l'arrivo dei quattro e la festa con il loro team manager

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