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Da Venezia a Strasburgo, 800 km in bici per consegnare un cappio tricolore: noi padri separati siamo 'strangolati'

Da Venezia a Strasburgo, 800 km in bici per consegnare un cappio tricolore: noi padri separati siamo 'strangolati'

«Sono un padre separato chioggiotto, abito a Bassano del Grappa e da tempo mi batto a favore dei diritti dei bambini e della bigenitorialità». A parlare è Gabriele Fabris, operaio, padre di due bimbi

di 5 e 9 anni. Il suo programma: da piazza San Marco a Venezia e in bici fino a Strasburgo, fino alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. «Intendo dare voce alla situazione di tantissimi padri separti che vengono privati dell’affetto dei propri figli - racconta Fabris - e che vengono ridotti in miseria dalla “giustizia” italiana che continua a non applicare la legge 54/2006 sull’affido condiviso e continua a creare orfani con genitori in vita».

Da anni Fabris sta battagliando per chiedere che i diritti dei bambini e dei padri vengano rispettati. La sua impresa ha una data: 11 settembr2016. Da Venezia in sella alla sua bici 800 km per arrivare a Strasburgo e consegnare un cappio tricolore agli eurodeputati.

«Il cappio tricolore - sostiene Fabris - deve far capire che i padri separati sono strangolati da uno Stato che fa le leggi e non le applica. La 54 del 2006 prevede infatti che madri e padri abbiano tempi e diritti paritari per prendersi cura dei figli e che ciascuno provveda al mantenimento nei giorni in cui può stare con loro. Dopo 10 anni questa legge continua a non essere rispettata».

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