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Mondo e Olimpia senza più segreti per Tatiana, regina della semplicità

Mondo e Olimpia senza più segreti per Tatiana, regina della semplicità

Ad attenderla c'è, forse, un altro anno sui pedali. E, dopo, una "nuova" vita fatta di lavoro, probabile nella polizia penitenziaria, nella quale - anche se come atleta - è già inquadrata. Per Tatiana Guderzo,

occhi azzurri, grinta ed esperienza, carriera luminosa, dopo Rio le prospettive diventano diverse. Non più un'atleta mirata ad obiettivi e traguardi, peraltro tutti già ampiamente raggiunti, ma una donna che cerca ancora un ciclismo più maturo, fatto di sport ideali ma senza pressioni, e poi guarda al futuro. Come poliziotta o magari come dirigente sportiva.

Mondo e Olimpia senza più segreti per Tatiana, regina della semplicità

Quattro Olimpiadi nello zainetto, un bronzo olimpico (a Pechino 2008) e un titolo mondiale (a Mendrisio 2009), solo per citare le cose più grandi, una presenza in azzurro costante, come punta prima e come atleta di esperienza poi. Anche a Rio, nella dura prova su strada, il suo apporto è stato intelligente e prezioso nella gestione della gara, e guarda caso l'Italia ha colto un bronzo con la Longo Borghini. Poi eccola nel quartetto dell'inseguimento per la pista, anche lì chiamata per la sua lunga capacità di fare da collante e da "chioccia", e pronta a dare nuove soddisfazioni. Saprà dare il massimo.

Il Mondo e Olimpia non hanno segreti per "Tati", "la regina semplice" come titolò il Grande Sport nel suo numero 99, ormai tanti anni fa, dopo la conquista del titolo iridato. Nella sua Marostica fu una festa immensa e lungo la provinciale Marosticana, a due passi da casa sua peraltro, spuntò per mesi un mega poster celebrativo per la campionessa, anche quello promosso dalla nostra testata. E poche settimane dopo la vittoria mondiale, Tatiana fu l'ospite eccellente alla festa (dalla Rosina di Gaetano Lunardon, luogo mitico del ciclismo che conta) per i primi cento numeri del giornale. Sempre attenta, misurata e consapevole nelle parole, semplice nel suo ruolo di grande atleta.

Mamma Bertilla e papà Renzo se la coccolavano nel giardino di casa addobbato di striscioni e bandiere in occasione dell'accoglienza per il suo ritorno da Mendrisio. L'azzurrissima Tatiana dedicò la vittoria anche a loro e a quelle persone che le volevano bene e l'avevano sostenuta. Ora, altri sette anni dopo, per lei si apre una nuova storia. Grazie Tatiana.

Foto: nel titolo Tatiana alla festa per i primi 100 numeri de Il Grande Sport. Poi la biondissima marosticense con la medaglia prestigiosa. Qui sotto il poster maxi dedicatole da Il Grande Sport nel 2009

Mondo e Olimpia senza più segreti per Tatiana, regina della semplicità

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