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ASOLO & GIRO. Gibo pensa all'Himalaya e intanto pronostica Nibali e Landa. Foto: la Marca è tutta rosa

ASOLO & GIRO. Gibo pensa all'Himalaya e intanto pronostica Nibali e Landa. Foto: la Marca è tutta rosa

«Asolo tappa spettacolare ma non decisiva; vedo bene Nibali e Landa». Nell’imminenza dell’arrivo del Giro d’Italia in Veneto ed in particolare il 18 maggio ad Asolo ed il 19 maggio con la partenza da Noale,

è bello incontrare Gilberto “Gibo” Simoni, due vittorie al Giro e tante altre, che una volta smessi i panni del ciclista ora continua a pedalare solo per pura passione.

«La bici è la mia vita e mi è sempre piaciuta sia come lavoro che  come divertimento». Viene spesso nelle nostre zone Gibo, è anche testimonial della Wilier Triestina la storica azienda di biciclette di Rossano Veneto a due passi da Asolo che quest’anno ha anche un team al Giro. «Io ho avuto, tra le altre, tre bici della Wilier, una l’ho donata al museo del Pordoi, una ce l’ho a casa ed una l’ho lasciata in azienda. Sono particolarmente contento di aver corso il mio ultimo anno da prof con una bici italiana».

Le foto. La Marca imbandierata di rosa: Monfumo, Castelcucco, Maser, il Mostacin...

 


E di anni da prof ne ha corsi tanti Gibo e conosce bene strade, colline e montagne che ora il Giro, dopo la prima settimana olandese-italiana, dovrà affrontare al nord. Come la tappa di Asolo, con il col Mostacin: «Lo so che c’è attesa per questa tappa. Io conosco abbastanza bene quel tracciato, l’ho anche fatto da dilettante e so che è tanto caro ai cicloamatori qui della zona. Per questo sono convinto che in tanti aspetteranno quella tappa con trepidazione. Se sarà decisiva? No, non penso. Montagne e tappe trabocchetto ce ne sono ma non penso sia quella di Asolo anche se il finale sarà molto interessante. Per conto mio in questo giro le tappe fondamentali sono quella crono corsa nel Chianti e quella all'Alpe di Siusi».

Ed i protagonisti? «Secondo me i due ciclisti che si contenderanno la corsa, salvo incidenti, saranno Nibali e Landa». E Simoni segue il Giro? «Certo che lo seguo, magari non tutti i giorni ma lo seguo. Anche perché mi sto preparando per una gran fondo in mountain bike in Himalaya che ci sarà a giugno e che mi sta prendendo molto. Ecco la bici per me è anche questo, una passione che non ha confini né età». Già, con Simoni la bici è anche un piacere.

Gabriele Zanchin

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