Auspici del 2016: può essere l'anno di Asja Zenere. Qui tratteggiata dai suoi coach

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Auspici del 2016: può essere l'anno di Asja Zenere. Qui tratteggiata dai suoi coach

Il 2016 può essere il suo anno. Niente exploit annunciati, ma un consolidamento della sua posizione.

Non mettiamole fretta, è giovane e ha bisogno di fare esperienza. Anche se ci sarà chi vuole risultati subito, occorre lasciarla crescere e sciare, senz acaricare le aspettative. Lei è Asja Zenere, promessissima dello sci veneto e azzurro, by Enego, diciannove anni, campionessa italiana juniores in entrambe le discipline veloci, e debuttante a metà dicembre 2015 in Coppa del Mondo in Val d'Isère.

Asja ha sciato per lo Sci Club Marostica, poi per il Gruppo Agonisti Bassano, ora è aggregata alla Forestale. Riprendiamo dal sito www.nordica.com questi brani che disegnano Asja attraverso i giudizi di chi l'ha allenata e seguita negli anni.

" ... Il primo allenatore, che l’avrebbe poi accompagnata fino ai 15 anni, è stato Roby Meneghini, il quale ricorda Asja così:

“La prima volta che ho incontrato Asja è stata quando il papà Enrico l’ha portata insieme al fratello a sciare nel campo scuola di Enego. Asja è salita con lo skilift e, arrivata in
cima, si è girata ed è scesa diritta come un treno. In un primo momento mi sono preoccupato, poi, vedendo che continuava a provare e prendeva sempre più velocità, e che
soprattutto si stava divertendo come una pazza, ho capito che se un’atleta non ha paura, prima o poi le curve imparerà a farle..”.

Auspici del 2016: può essere l'anno di Asja Zenere. Qui tratteggiata dai suoi coach

Un altro allenatore che ha lavorato molto con Asja per improntarle metodologia, organizzazione e comportamento, è stato Hansjörg Plankensteiner.

“Una delle cose che mi ha sempre impressionato di lei - ci ha detto Hansjörg - è la capacità di reagire a cadute anche molto brutte; la maggior parte degli atleti dopo una brutta
caduta ci mette del tempo, e qualcuno non recupera più: lei si è sempre rialzata più forte e determinata di prima. Questa è una dote fondamentale per un’atleta”.

Atleta è il raggruppamento di molte doti e situazioni, e tra queste ci devono essere anche un po’ di spensieratezza, la giusta dose di follia, e la capacità di saper uscire, se
serve, dai rigidi schemi che la vita di agonista impone: Asja Zenere è anche questo. Racconta l’allenatore del comitato Veneto, Paolo Zardini:

“Un giorno, al rientro da una gara, ho portato Asja a Primolano, paesino sulla strada che collega Trento a Padova. Questo centro dista una ventina di chilometri da casa sua; lei è
scesa dal furgone e ha scaricato tutto il suo materiale, poi ha visto passare il camioncino del fruttivendolo del suo paese, lo ha fermato gli ha chiesto se gli dava un passaggio.
Così ha caricato tutto ed è partita, per ritornare a casa”.

E ora, dopo il debutto in Coppa del Mondo...

"... Anche se il percorso è, ovviamente, ancora lungo e difficile, ne ha fatta di strada quella ragazzina a cui 9 anni fa, Gianpietro Carli ha chiesto di provare gli sci e gli scarponi
Nordica. “L’unico consiglio che mi sono sentito di darle - spiega Gianpi - quando, a pochi giorni da questo importante traguardo, le ho telefonato e ho percepito tutta la sua
emozione, è stato quello di sentire Dominik Paris: ci è passato anche lui, per questa prima volta, ed il consiglio di un vero campione può sicuramente esserle di molto aiuto. Lei
ha preso il telefono e ha scritto a Domme. Siamo Nordicans, un gruppo, un sistema, uniti da una passione comune; siamo amici. Non è passato più di un minuto e quell’omone
che sfreccia ai 130 km all’ora su due sci le ha risposto..”

Ed ecco il messaggio di "Domme", sempre dal sito nordica.com.

“Ciao Asja. Il mio consiglio, se fai per la prima volta una gara di coppa del mondo: andare piano nella prima prova, essere molto concentrata ma andare piano, alzare di 2 metri
le traiettorie e prepararsi molto prima sui salti per prendere un po’ di fiducia. Seconda prova: dove ti fidi e ti senti sicura, prova ad andare più forte, e sugli altri punti ricerca la
sicurezza. In gara non andare oltre i tuoi limiti: cercare i limite per te deve essere provare a sciare meglio. Dopo guardi i tempi e provi a capire cosa manca! L’importante è
prendere esperienza e non adare dentro le reti! In bocca al lupo Asja!” Domme.

Consigli che andranno bene anche per il prosieguo. Come dice il bigliettino sbandierato nella foto dalla Val d’Isère, “Non solo calcio a Enego”. Si scia e alla grande.

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