Il calcio dell'altro mondo: Austria felix, pallone e divertimento

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Il calcio dell'altro mondo: Austria felix, pallone e divertimento

di Gabriele Zanchin

Appena si arriva allo stadio di Wolfsberg, la Lavanttal Arena, o alla Upc Arena di Graz, in Austria, colpisce una cosa principalmente:

tanti bambini, tante famiglie, tante donne, ragazze, tanta allegria e tanta festa.

Siccome il campionato da noi è appena cominciato, il confronto viene spontaneo, perché in Austria non sembra nemmeno di andare ad una partita di calcio come la intendiamo noi in Italia, ma più precisamente ad una festa, una grande festa.
Poi ti accorgi che la festa è una partita di calcio e allora, da italiano, non ci capisci più nulla. Poi pensi che sei in Austria, per seguire la Bundesliga austriaca ed allora tutto torna...

Così pochi chilometri di distanza  ci dividono, e così tanta differenza nell’approccio, nella mentalità, nella cultura, nello spirito. Nell’approccio alla partita, all’avvenimento sportivo, inteso come spettacolo.

Ecco allora che in tutti gli stadi, piccoli (come quello di Wolfsberg) o grandi (come quello di Graz) campeggiano schermi che proiettano le altre partite che si stanno disputando o si sono disputate nella giornata. Bar e gazebo in tutto l’impianto a disposizione dei tifosi, siano essi semplici abbonati o vip con box personale o di gruppo.

A farla da padrone comunque è la televisione che copre e riprende tutto quello che si muove, che succede in campo e fuori. I due tecnici delle squadre fanno una conferenza stampa in campo proprio pochi minuti dall’inizio per dare sensazioni e formazioni in diretta.

Poi con le squadre schierate per la monetina c’è il braccio televisivo per riprendere il momento e le ultime parole dei due capitani.

Insomma tutto è seguito nei minimi particolari e lo speaker in campo fa più il dj che lo speaker.  La partita inizia e ti accorgi che sugli spalti il tifo arriva dai ragazzi, dai bambini, dalle donne... Guardi le curve e gli ultras e ti accorgi che non ci sono cinquantenni come in Italia, ma al massimo venticinquenni.
Pare proprio che questo spirito di divertimento lo sentano anche i giocatori in campo. Tanto agonismo, difese leggere e più giochi ad effetto che effetto delle giocate anche perché il pubblico sottolinea con applausi i virtuosismi e si diverte visto che questo appare il sistema giusto per segnare tanti gol.
Nel primo tempo infatti a Wolfsberg, la squadra di casa, il Rz Pellets Wac,  ne fa tre contro il Grodig, mentre lo Sturm Graz contro la capolista Rapid Vienna ne fa due, con non poche colpe delle difese allegre, appunto, come sugli spalti.

Nella ripresa le partite cambiano ancora volto visto che il Grodig ne fa due e sfiora la clamorosa rimonta mentre, a Graz, il Rapid di Vienna riesce addirittura a pareggiare e mantenere la testa della classifica.

Tutto questo però grazie allo spirito dimostrato in campo, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto sostenute dagli enrusiasmi dei tifosi sugli spalti dai tifosi. Battimani, slogan e poi l’uomo del match prima del fischio di chiusura con musica a tutto volume hanno scandito le fasi finali, e poi televisioni in campo per  l’ultimo spezzone di spettacolo più in stile discoteca, con tutti sugli spalti a ballare ed applaudire i giocatori.

Insomma il calcio in Austria è uno spettacolo che deve essere appetibile sia in televisione che sugli spalti e così le telecamere ne sono parte integrante. Sono dappertutto, riprendono tutto, con interviste a caldo perché questo è sport e spettacolo e divertimento.
Così si presenta il calcio in Austria. A due passi da noi. Anzi, dall’altra parte del mondo (sportivo).

Foto: la Upc Arena di Graz