Il Giro nel Vicentino, un territorio si presenta. Il clou la salita a Monte Berico

Il Giro nel Vicentino, un territorio si presenta. Il clou la salita a Monte Berico

Parterre stellare di campioni, autorità politiche e imprenditori in Fiera a Vicenza per la presentazione del palinsesto delle tappe di Vicenza e Montecchio Maggiore del 98° Giro Ciclistico d’Italia.

A fare gli onori di casa il presidente della Fiera Matteo Marzotto, che è anche il numero uno del comitato tappa Vicenza & Montecchio Maggiore, le due località che faranno da arrivo e partenza rispettivamente alla 12^ e 13^ giornata della corsa rosa, il 21 e il 22 maggio. Al tavolo dei relatori anche il Commissario Tecnico della Nazionale professionisti, Davide Cassani.
Matteo Marzotto: «Il Giro d’Italia è un’istituzione, è l’evento sportivo che rappresenta al meglio il nostro paese in tutto e per tutto. Vicenza è un cuore pulsante del ciclismo mondiale e possiede un tessuto imprenditoriale ai vertici nazionali. Il Giro ci aprirà una finestra sul mondo, con un ritorno turistico e un indotto economico straordinari».
Lo testimoniano i numeri: 300 mila appassionati attesi sul territorio, 3 milioni di telespettatori italiani, 174 emittenti collegate in mondovisione, più di mille testate giornalistiche accreditate.
Testimonial della presentazione sono stati Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Marino Basso, l’ex  professionista Massimiliano Lelli. In sala anche il presidente del comitato promotore dei campionati del mondo ciclismo su strada 2020 nel Veneto, avv. Claudio Pasqualin,  e tutto il comitato tappa: oltre al presidente Matteo Marzotto, il vice-presidente Alessandro Belluscio, il project leader Moreno Nicoletti, l’event director Gabriele Viale, l’assessore comunale vicentino Nicolai, il sindaco di Montecchio (sede di partenza della 13^ tappa) Milena Cecchetto e il vice Gianluca Peripoli e gli assessori regionali Marino Finozzi e Roberto Ciambetti.
Moreno Nicoletti, project leader di tappa, ha illustrato le caratteristiche del percorso: «Nel 2013 abbiamo realizzato una tappa abbastanza dura, quest’anno RCS mi ha chiesto una tappa pirotecnica! I passaggi fondamentali saranno tre: la prima salita che sarà via Monti a Mossano, che si prenderà dopo 160 chilometri di corsa,  sarà di 3 chilometri e mezzo a una media costante del 15% con punte al 23%. Siamo quindi a 24 chilometri dall’arrivo, si scollina per sei chilometri, seguiranno otto chilometri di pianura per affrontare un’altra salita, media del 9%  per due chilometri e mezzo (la salita del Raposso) che porta sino a Perarolo, poi, si fa tutta la dorsale con direzione  Vicenza e grande arrivo al Santuario di Monte Berico con un chilometro secco al 9%”. Tra la notte del 21 e la giornata del 22 maggio pernotteranno a Vicenza e provincia 2.500 persone aspettando la grande partenza di Montecchio».
Il testimone è passato al giornalista ed ex direttore del Giro, Angelo Zomegnan: «Il Giro d’Italia è l’evento nazionalpopolare più importante che possediamo e garantisce un coefficiente moltiplicatore di 7. Cosa vuol dire? Semplice, uno mette un milione sul tavolo e ha un ritorno di almeno 7 milioni. Al di là dei numeri, il Giro d’Italia si porta appresso un sentimento che nessuno potrà mai dimenticare. Il primo regalo importante che si fa a un bambino è la bicicletta e nel  momento in cui verranno tolte le rotelline si regala quel senso di libertà che non si dimenticherà mai».
Davide Cassani: “Io ho partecipato a 12 giri e ne ho commentati 16, so cosa vuol dire correre, vincere, e arrivare ultimo. Il Giro d’Italia è una grande giornata di sport, di festa, come è stato per Vicenza due anni fa, ma è anche  un evento che ha un enorme ritorno d’immagine».


Entusiasmo anche nelle parole dell’assessore comunale di Vicenza Umberto Nicolai: “Stiamo cercando in tutti i modi di lanciare Vicenza sotto il profilo culturale, ma altrettanto stiamo facendo con lo sport, e il Giro d’Italia rappresenta un’occasione imperdibile. Ringrazio il presidente Matteo Marzotto che ha messo, per la prima volta nella storia, l’anima della fiera al fianco dello sport».
Milena Cecchetto, primo cittadino di Montecchio Maggiore Città Europea dello sport 2015, ha parlato di un sogno che sta diventando realtà in grado di toccare il cuore anche delle persone più semplici.
In sala anche gli ex professionisti Bruno Cenghialta e Angelo Furlan, e la prima campionessa del mondo del ciclismo femminile, Alessandra Cappellotto.
Protagoniste silenziose della serata anche le biciclette originali di Gino Bartali e Alfredo Martini, esposte in Fiera grazie alla disponibilità di un collezionista locale.

Foto: campioni e organizzatori alla serata di presentazione