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I runner piangono Fabrizio, morto durante un allenamento sul Grappa: 'Il sacro monte gli ha dato e tolto tutto'

I runner piangono Fabrizio, morto durante un allenamento sul Grappa: 'Il sacro monte gli ha dato e tolto tutto'

«Il Grappa, la sua passione, gli ha dato tutto. Il Grappa purtroppo gli ha tolto tutto». Tante magliette azzurre del team Emme Running, alla parrocchiale di San Zenone degli Ezzelini (Treviso) al funerale di Fabrizio Bevilacqua, il 36enne bassanese di origini trevigiane che ha perso la vita in un canalone nel quale è scivolato durante un allenamento sul sentiero del Cavallo, iniziato in valle Santa Felicita.

La sua passione era il Grappa, dove correre libero. 

Ma un giorno il destino lo ha fermato. Era la sua corsa n. 1.182, tra quelle monitorate dal Gps su savra.com. Il 30 maggio poco dopo le 10 del mattino è scivolato giù, in un tratto di sentiero molto ripido ed esposto. Era un grande conoscitore della corsa e del Grappa, ma la fortuna non gli è stata accanto in quel momnento. Sono svaniti in un attimo i progetti di vita con Laura, il grande attaccamento allo sport e alle amicizie, le sue iniziative di solidarietà. E' stato dato per disperso, sono iniziate le ricerche. Hanno trovato il suo corpo nel tardo pomeriggio.

«Quel sabato - ha dichiarato al Gazzettino Mirko Chemello, il runner che guida l'Emme Runnig team con sede a Cassola - verso le 13, quando è scattato l'allarme, io ho subito contattato i nostri runner che si stavano allenando sul Grappa, a Campo Solagna e in altre località, Una decina di loro si è subito recata verso il sentiero del Cavallo, per iniziare le ricerche e dare una mano ai soccorritori. Poi è stato ritrovato dopo le 17. Lui era un appassionato vero, quando gli parlavi di montagna vedevi che la sua attenzione aumentava».

I runner piangono Fabrizio, morto durante un allenamento sul Grappa: 'Il sacro monte gli ha dato e tolto tutto'

Fabrizio, a sinistra, con Mirko Chemello. Nel titolo: la sua corsa in un trail sul Massiccio

I suoi amici runner lo hanno salutato in silenzio. Sui social hanno scritto: «Abbiamo perso il compagno di mille avventure. Sei caduto nei luoghi che amavi tantissimo, nei tuoi percorsi quasi giornalieri. Nelle tue montagne eri uno spirito libero. Ciao Fabrizio come dicevi tu: la tua family ER Team» lo hanno ricordato gli amici runner. «Fabrizio faceva parte del nostro gruppo già da otto anni - spiega Mirko Chemello -. L'ho descritto come un ragazzo simpatico, un forte atleta, era pazzo ed intelligente, amante della montagna e di mille avventure vissute assieme. Era un esperto di quei luoghi, quando tornava dal sentiero del Cavallo passava in negozio per un caffè. La montagna gli ha dato molto ma purtroppo gli ha anche tolto tutto. Voglio pensare che ora Fabrizio continuerà a correre e volare in alto. Gli dedicheremo sicuramente qualcosa in futuro ma credo sia ancora presto per decidere».

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