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Giavellotto alla veneta, Fraresso by 'Stress' spara a 81,79. E dedica l'exploit al sedicenne David, giovane promessa portato via da un malore nel sonno. Video

Giavellotto alla veneta, Fraresso by 'Stress' spara a 81,79. E dedica l'exploit al sedicenne David, giovane promessa portato via da un malore nel sonno. Video

Questione di guru. Una volta c'erano quelli riconosciuti come unici e rari depositari delle "verità" allenatorie, poi un po' alla volta sono venuti fuori i tecnici della "periferia" (si fa per dire),

quelli più avanti perché aperti a nuovi influssi, vedi Finlandia, ma non bisognava dirlo che si andava lì a studiare altrimenti ostracizzavano te e i tuoi atleti. Uno di quelli umili ma convinti, che non si dà arie ma tira su fior di giavellottisti è Emanuele Serafin, di Montebelluna, per gli amici "Stress": il suo "Javelin team", così lo ha battezzato, continua a marciare all'europea e da qualche anno quando va ai campionati italiani torna a casa con una, due o tre medaglie conquistate dai suoi allievi.

L'ultima botta è quella del giovane trevigiano Mauro Fraresso, delle Fiamme Gialle, che ha superato la mitica misura degli 80 metri ed è il settimo italiano di tutti i tempi che ci è riuscito, ma installandosi anche al secondo posto di sempre.

Ma la notizia, oltre alla grande prestazione, è soprattutto la dedica della vittoria. Fraresso infatti ha dedicato la sua performance a un atleta sedicenne morto nel sonno, appassionato di giavellotto, un ragazzino che sognava di arrivare un giorno a fare quelle misure, padovano, delle Fiamme Oro. David Cittarella se n'è andato una notte per un malore misterioso e letale, il papà ha scoperto la tragedia al mattino. Una di quelle cose che sconvolgono chiunque e gli sportivi in primis, che hanno sconvolto l'atletica veneta e quella italiana. L'enormità di quell'episodio è stata ricordata da Mauro Fraresso dopo la vittoria di Lucca: «Questo risultato lo dedico al giovane David Cittarella, il ragazzo delle Fiamme Oro che non c’è più» ha detto con semplicità ma con grande sentimento. E ha poi aggiunto: «E al mio compagno di allenamento Antonio Fent che che si è fatto male a Padova e non è riuscito a partecipare alla gara».

Video. La bomba di Fraresso a 81,79, con volo 'finnico'

Mauro Fraresso, finanziere, allenato da Stress nella fucina montebellunese (Serafin, ormai sulla cinquantina, è tra l'altro anche un esperto tecnico di sollevamento pesi) insieme all'altro talento veneto Antonio Fent (della mitica classe 1988 che sfornò vari big, tra i quali anche il padovano Leonardo Gottardo), a Lucca ha vinto il titolo italiano invernale sparando l'attrezzo a 81,79, diventando il secondo azzurro di sempre: meglio di lui il primatista italiano Carlo Sonego (friulano, nordest docet) che fece il record tricolore a 84,60 ad Osaka l’8 maggio del 1999.

Foto: da sin Fraresso, Serafin, Fent (da profilo fb di quest'ultimo) e nel riquadro David Cittarella (foto Ardelean Fidal Veneto) 

Video: dalla pagina fb della Atletica Virtus CR Lucca (società organizzatrice dei campionati italiani di lanci invernali 2019)

 

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