Contenuto Principale

Modello Juve, nel Veneto pronti a spendere centinaia di milioni per i nuovi stadi del calcio business

Modello Juve, nel Veneto pronti a spendere centinaia di milioni per i nuovi stadi del calcio business

Un’estate a parlare di stadi, templi del calcio da costruire, da ristrutturare, da realizzare. Insomma il calcio estivo non è vissuto solo sul calciomercato e sui colpi a sorpresa ma anche sulle discussioni, i propositi ed i progetti per la realizzazione di nuovi impianti.

Specie nel Veneto, il problema stadio è particolarmente sentito visto che la maggioranza degli impianti è vetusta e quelli realizzati più di recente spesso sono inadeguati: quello di Padova ad esempio è sempre stato considerato nato un po' vecchio.
Per questo motivo quindi la discussione intorno agli stadi è stata forte e frequente in questi mesi con la speranza che dalle parole si passi ai fatti.
Lo sperano a Venezia ad esempio dove il presidente Joe Tacopina, così come aveva fatto a suo tempo Maurizio Zamparini senza successo, ha presentato al Comune di Venezia il progetto d fattibilità del nuovo stadio con l’obiettivo di inaugurarlo entro il 2023. Dovrebbe sorgere sul Quadrante di Tessera, vicino all’aeroporto Marco Polo (l’area era stata individuata anche da Zamparini) su 40 ettari di terreno con un costo di 185 milioni di euro completamente finanziato da privati. Dovrebbe arrivare a contenere fino a 25mila spettatori ed oltre allo stadio sarà sviluppata anche un’area commerciale intrattenimento con bar, ristorazione, hotel. Prevista la costruzione anche di un museo del calcio e della centenaria storia del Venezia calcio.

Ma di nuovo stadio si parla anche a Padova dove si prevedono la ristrutturazione e la riconversione del nuovo Euganeo entro il 2022. Sono stati il presidente della società Bonetto e l’assessore allo sport di Padova Diego Bonavina a presentare questo ambizioso progetto che sarà completamente finanziato da privati per 60-70 milioni di euro. Prevede una capienza da 16.500 posti e saranno realizzati intorno campi sportivi e un’area commerciale. Si prevede quindi l’abbattimento dell’attuale stadio (una costruzione da sempre criticata) continuando a giocare, e la ricostruzione di quello nuovo un po’ sul modello di quello appena concluso a Frosinone.

Si è parlato di nuovo stadio anche a Vicenza la storica e gloriosa società bercia appena acquistata o salvata dal patron della Diesel Renzo Rosso. Il nuovo proprietario non appena sistemata la questione societarie ha affrontato subito l’argomento stadio, che prevede la completa ristrutturazione del vecchio “Menti”. L’idea è quella di farne uno stadio moderno con centro commerciale ed altre iniziative da renderlo così appetibile tutto i giorni della settimana, visto e considerato che lo stadio è ubicato proprio nella zona centrale della città. Un po’ come a Treviso dove un passettino in avanti questa estate s’è fatto. Il vecchio Tenni è stato dato definitivamente in gestione alla locale società di calcio ponendo fine ad una vecchia querelle. Cosa succederà ora è un “mistero della fede” nel senso che è già un traguardo aver raggiunto questo accordo visti i precedenti. Ora con la squadra in “eccellenza” il vecchio Tenni è più che sufficiente e c’è il tempo per realizzare nuovi progetti.

Centinaia di sogni e di milioni sui tappeti verdi del calcio veneto, fantasticando su futuri nuovi business del pallone.

Gabriele Zanchin

Foto: folla al Menti di Vicenza nel 1954 (Wikipedia, pubblico dominio)

Ricerca / Colonna destra

 Grandi Motori 

| TRAIL DEGLI EROI

| FORZA E CONCENTRAZIONE

 

| LA CORSA PIU' PAZZA


© Gestione editoriale: Creta Plus soc. cooperativa | P.IVA 04084830241 | Redazione: ilgrandesport@libero.it | Registrazione tribunale Vicenza già Bassano del Grappa n. 8/2004

Progetto StiKa©

| Realizzato da Progetto StiKa |