Giro, gli oracoli sono le Glorie Trivenete: pronostici azzeccati, a partire da Viviani-Modolo a Nervesa. E poi ...
- Pubblicato Venerdì, 25 Maggio 2018 06:20
- Di: Claudio Strati
Sono l'oracolo del Ciclismo, altro che “oracolo di Delfi”, perché loro non sbagliano un colpo, un pronostico, una battuta. Hanno vissuto di ciclismo e per il ciclismo ed anche ora che l’età è “matura” continuano a seguire, discutere, fare pronostici. Continuano a frequentarsi e frequentare le corse ma loro sono sempre in disparte,
quasi si appartano perché sono gelosi della loro privacy ma ogni loro parola è una sentenza e non sbagliano un colpo, anzi, una pedalata. Già sono le Glorie del Ciclismo triveneto che hanno deciso di incontrarsi a Nervesa in occasione dell’arrivo della tredicesima tappa del Giro d’Italia e poi seguire l’ultima settimana del Giro ma in ordine sparso. Ad alcuni giorni dalla tappa di Nervesa i loro pronostici sono azzeccati. Ecco cosa avevano detto prima dell'arrivo trevigiano.
A Nervesa ad esempio hanno sistemato il loro gazebo non al traguardo ma a 500 metri dall’arrivo nel “punto chiave” per la volata, dicono loro, e guarda caso così è stato visto che la sortita di Coledan, l’approccio di Modolo e la fucilata finale di Viviani (nella foto) sono nati proprio lì.
Attorno al presidentissimo Mario Beccia ecco Flavio Miozzo e poi Italo Bevilacqua e Simone Fraccaro ma più in là anche Beraldo, un indaffarato Dorino Vanzo. Le Glorie del Ciclismo triveneto, una ottantina di iscritti, da qualche tempo a questa parte hanno inserito nelle loro attività (oltre al tradizionale pranzo che quest’anno sarà l’11 novembre prossimo nel Vicentino con le premiazioni ai giovani ciclisti) anche il ritrovo annuale in occasione del Giro d’Italia soprattutto se fa tappa si svolge nel Trevigiano, visto che l’associazione è stata fondata 43 anni fa a Treviso da Nane Pinarello e da Cestaro. E così il ritrovo del Giro d’Italia, in questa occasione a Nervesa è anche l’occasione per capire come andrà a finire il Giro, ma non solo.
Intanto la tappa: «Volata certa tra Viviani e Modolo» hanno vaticinato e così è stato. Per quanto concerne invece il Giro, al netto di Quello che sarà il risultato di Roma, ultima tappa, Beccia, Fraccaro e amici non hanno dubbi: «Credeteci è un affare per due, e cioè Yates e Dumoulin. Froome e Aru? No, sono già out, probabile qualche colpo di coda magari di Froome, meno di Aru. Forse se dovessero cedere improvvisamente, ma non crediamo, Yates o Dumoulin potrebbe esserci Froome visto che lui fa della regolarità la sua arma migliore ma sarà difficile. Per la classifica finale l’unico italiani tra i primi cinque potrebbe essere solo Pozzovivo».
Quindi, vincitore di Nervesa azzeccato, classifica già delineata, e i nostri corridori? «Visto che non abbiamo il campione di primo piano, ci stiamo comportando molto bene. Abbiamo i nostri ciclisti sempre in fuga e poco importa se poi vengono ripresi. Prima o poi siamo certi che qualcuno riuscirà a centrare la vittoria. La cosa importante è che ci provino sempre, ogni giorno».
Già, visto che il trevigiano Coledan per poco non ci riusciva a Nervesa, non rimane che attendere le prossime tappe. Un consiglio alla Rai: ma perché non chiamano le nostre Glorie Trivenete per i pronostici?
Gabriele Zanchin
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