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Gigi Pirollo, ovvero la storia del rally: dal bar Borsa alle avventure con i più grandi piloti

Gigi Pirollo, ovvero la storia del rally: dal bar Borsa alle avventure con i più grandi piloti

E' uno di quelli che ha scritto la storia dei rally in Italia negli ultimi 40 anni, e non solo sui suoi quaderni delle note, in quanto “navigatore” che ha dettato la strada a tutti i più importanti piloti italiani della specialità:

dai fratelli Pasetti ad Adartico Vudafieri, ma anche Alex Fiorio, Gian Franco Cunico, Carlo Capone, Gian Domenico Basso e molti altri, tra cui affermati piloti di formula 1 quali Michele Alboreto, Ivan Capelli e Jean Alesi.

Gigi Pirollo, di Castelfranco Veneto, gran parte della sua carriera l'ha passata nel gruppo Fiat (Lancia e Abarth), ma anche in Ford, Mitsubishi, Skoda, Subaru, Renault e altre case che, via via, si sono misurate nella affascinante disciplina delle corse su strada. Pirollo ha vinto di tutto: campione italiano, europeo, mondiale, un palmarès che lo pone ai vertici. Ora Gigi è un “senatore” riconosciuto a tutti gli effetti, tanto che trasmette la sua esperienza, a livello nazionale, con una pregevole iniziativa dell’Automobile club d’Italia con “Rally Italia talent”, corsi di addestramento su strada per i giovani aspiranti a continuare le gesta dei vari Sandro Munari e Alex Fassina.

Pirollo, classe 1954, ancora adolescente, nei primi anni ’70, accompagnava papà Alberto e i suoi amici a presidiare i tornanti sterrati di Passo Giau, una vallata più in là di Cortina d’Ampezzo, in occasione delle prove dei concorrenti su questa prova speciale, ai tempi eroici del rally di San Martino di Castrozza. Fu allora che Gigi giurò a sé stesso che avrebbe fatto il navigatore e sarebbe diventato un campione.

Una scommessa riuscita, una carriera costruita passo dopo passo, o curva dopo curva, posto che, negli anni ’70, Castelfranco Veneto era una delle capitali italiane della specialità, anzi, un’Università dei Rally, con sede al Bar Borsa, con il suo magnifico rettore, l’indimenticato Gigi Zandonà, come ben ricordato, nell’introduzione del libro di Pirollo, da un divertito Beppe Donazzan, forse la più autorevole penna italiana in fatto di questa specialità.

Arrivò così l'esordio al Rally di Modena, nel 1974, a bordo della Fiat X1-9 nera del farmacista volante Franco Gariboldi Muschietti, e poi un crescendo continuo, tornante dopo tornante, con mille avventure e altrettanti successi. Da allora Gigi Pirollo ne ha fatta di strada, navigando i suoi piloti nei vari continenti. Dagli stretti asfalti della Corsica alle nevi dei 1000 Laghi, in Svezia, ma anche nella savana del Safari africano come nei deserti del Rally d’Australia. E poi la pampa argentina, ma anche tra le montagne rocciose del Nord America, truccandosi come i pellerossa. Una serie di esperienze, aneddoti, non solo di corsa, ma in cui il fattore umano, sempre, è stato esaltato prima di quello tecnologico. Nel suo libro ecco allora vari incontri “del terzo tipo”, come quella volta, in Svezia, con un alce imbizzarrito, o in Kenia, con un mortale serpente Tiger snaker, per non parlare di quella volta che, nella magica notte del Tourini, la prova regina del Montecarlo, dopo un tornante, si appalesò, per lo stupore degli equipaggi, una vestale di Penthouse… come mamma l’aveva fatta, con la pelliccia sulle ventitrè.

Tuttavia la carriera di Gigi non si è limitata solo a “navigare” i suoi piloti, ma so è completata di varie altre esperienze. Affiancando ad esempio la logistica indispensabile nel creare, attorno ai concorrenti, una macchina organizzativa perfetta, suoi maestri Ninni Russo e Arnaldo Bernacchini (già navigatori a suo tempo, come lui), e non solo a bordo di quattro ruote, ma anche in avventure volanti, tra elicotteri e aerei con avventure. Il libro che Pirollo ha scritto assieme all’amico Giancarlo Saran, “Gigi Pirollo, una curva lunga una vita” (Giorgio Nada Editore), circa trecento pagine con un centinaio di foto, porta a scoprire un mondo che, partito dal Bar Borsa della piccola Castelfranco Veneto, ha girato il globo.

A Villa Emo la presentazione del volume mercoledì 14 marzo 2018 alle 20.30. Una bella rimpatriata con molti dei nomi che hanno fatto la storia dei rally degli ultimi 40 anni e che hanno condiviso con Gigi mille avventure.

G.Z.

Foto dal libro di Nada Editore

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