Contenuto Principale

Un'aula ricorda Luca Russo, vittima dei terroristi sulla Rambla. Il suo impegno sociale, la sua idea egualitaria, la sua passioncella per il Toro

Un'aula ricorda Luca Russo, vittima dei terroristi sulla Rambla. Il suo impegno sociale, la sua idea egualitaria, la sua passioncella per il Toro

Bassano del Grappa ricorda Luca Russo, il suo giovane figlio morto nell'attentato terroristico di Barcellona il 17 agosto 2017. Un mese dopo la scomparsa di Luca il consiglio comunale

di Bassano decise all’unanimità che il suo ricordo doveva essere perpetuato e che il suo impegno, la sua generosità, i suoi valori dovevano essere un esempio per tutti.

Ora, in accordo con i suoi familiari e i capigruppo consiliari, il sindaco Riccardo Poletto e la Giunta comunale hanno deciso di intitolare a Luca Russo l’aula studio della biblioteca civica, dove ogni giorno trascorrono molte ore gli studenti della città e del territorio, e dove anche Luca preparò gli esami universitari. La data e l'ora dell'intitolazione sono il 28 febbraio 2018, alle 15 in via Museo, galleria Ragazzi del ’99, nel giorno in cui Luca compirebbe i 26 anni.

Nell'aula una targa è riportata una frase che il giovane amava: “Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci”. Luca Russo venne travolto sulla rambla della captale catalana mentre si trovava lì in una tranquilla vacanza con la fidanzata Marta Scomazzon. Brillante studente, già occupato come ingegnere in un'azienda, come ha testimoniato chi lo conosceva Luca aveva un animo sensibile, una forte coscienza sociale ed egualitaria.

Un ragazzo ricco di tante passioni positive. Qui lo ricordiamo anche come appassionato del Torino Calcio, club che lo affascinava per la sua storia. Nella sua pagina facebook, ora rimasta attiva "in memoria", tra l'altro aveva pubblicato una foto delle tifoserie del Benfica, con lo striscione "4 maggio 1949 Lisboa non dimentica". «Onore al grande Torino, solo il fato li vinse!» commentava. E poi la fascia indossata da capitan Kamil Glik il 14 maggio 2014, a 65 anni dalla tragedia di Superga: "Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto 'in trasferta' ". Commenti pacati, rari, accompagnati ad alcune foto. Tra questi uno dedicato a Immobile: «Purtroppo nel calcio, come nella vita, contano soprattutto i soldi in certe scelte...In bocca al lupo #immobile!». E un altro per Rolando Bianchi: «180 partite, 77 gol. Il 30 settembre entra nella top ten dei marcatori del Torino, eguagliando un mito come Loik. Uno dei pochissimi giocatori da Toro di tutta la squadra!».

Foto: Luca Russo il giorno dell'ultimo esame universitario (da facebook)

Ricerca / Colonna destra

 Grandi Motori 

| TRAIL DEGLI EROI

| FORZA E CONCENTRAZIONE

 

| LA CORSA PIU' PAZZA


© Gestione editoriale: Creta Plus soc. cooperativa | P.IVA 04084830241 | Redazione: ilgrandesport@libero.it | Registrazione tribunale Vicenza già Bassano del Grappa n. 8/2004

Progetto StiKa©

| Realizzato da Progetto StiKa |