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ASOLO & GIRO. Bandiera il deluso: «Passa da casa mia...». Busato raggiante: «Io ci provo»

ASOLO & GIRO. Bandiera il deluso: «Passa da casa mia...». Busato raggiante: «Io ci provo»

di Gabriele Zanchin

Tu chiamale se vuoi… delusioni. Oppure emozioni. Rimane il fatto che Marco Bandiera, trentenne ciclista professionista trevigiano di Maser

con l’Androni Giocattoli di Gianni Savio, già premiato al Giro d’Italia dello scorso anno come il corridore più combattivo, non c'è nella corsa rosa. E questo gli brucia perché la tappa del 18 maggio arriva ad Asolo. Contemporaneamente però Matteo Busatto di Resana in forza alla Wilier Triestina-Southeast, reduce dal secondo posto al Giro del Trentino, è nel Giro per il secondo anno consecutivo. Insomma pensieri, parole, delusioni, amarezze e speranze che si contrappongono tra due corridori nostrani. La delusione dell’uno contrasta con la felicità dell’altro in un mix che solo lo sport sa regalare.

Marco Bandiera infatti è la delusione fatta persona e ne ha mille motivi. Primo fra tutti perché quest’anno la corsa rosa passa proprio davanti a casa sua, davanti al bar che ospita il suo fans club a Maser ed arriva nella sua terra. «Già nel 2010 ho dovuto rinunciare al Giro con una tappa che arrivava ad Asolo, ora purtroppo mi tocca saltare di nuovo e la cosa mi scoccia molto» ha spiegato Bandiera ospite della tappa di Asolo. Se gli chiedi cosa ne pensa del Giro lui ti risponde, tra il serio ed il faceto: «Non mi interessa. La non partecipazione di quest’anno mi pesa tanto da un punto di vista umano e professionale. Da due stagioni sto andando bene e puntavo veramente a fare ancora meglio quest’anno tanto più che, come detto, la tappa di Asolo passa davanti a casa mia. Purtroppo questa decisione di Rcs che è irrevocabile (il diktat in rosa non ha ammesso la Androni Giro, ndr) ha lasciato molto l’amaro in bocca e fatico a dimenticarla».

La foto. "Riservato": lo spazio dei tifosi di Busato già prenotato da settimane al Mostacin

ASOLO & GIRO. Bandiera il deluso: «Passa da casa mia...». Busato raggiante: «Io ci provo»


Già, e la tappa di Asolo con la salita del Mostacin e poi le colline pedemontane prima dell’arrivo? «Attenzione, è una tappa trabocchetto - spiega Bandiera che conosce il percorso come le sue tasche -. Non sarà la salita a fare selezione, ma la discesa perché è molto tecnica, a tratti pericolosa, e tutti vorranno stare davanti.  Poi siamo già a 210 km percorsi, perciò distanze ragguardevoli con altri 20 km da fare su saliscendi e strappi».


Invece Matteo Busato era raggiante prima del via per la sua seconda presenza consecutiva: «Sono felice perché affronto il Giro con l’esperienza della passata stagione, e questo conta moltissimo. Poi la squadra è ben assortita e si punta almeno ad una vittoria di tappa». Inevitabile chiedere se Busatto punterà su Asolo… «Certo, intanto conosco bene il percorso e sono sicuro che non si deciderà sulle rampe del Mostacin, ma bisognerà stare attenti alla discesa e gli  strappi prima dell’arrivo. Bisognerà anche vedere come arriverò alla tappa di Asolo. Insomma si vive alla giornata. Spero di far bene perché sul Mostacin ci sarà pure il mio fans club, hanno già preparato tutto e poi saranno anche a Noale per la partenza successiva».


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