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Zeman in versione svizzera: missione scaldare i cuori dei freddi tifosi di Lugano

Zeman in versione svizzera: missione scaldare i cuori dei freddi tifosi di Lugano

di Gabriele Zanchin

La nuova sfida di Zeman: scaldare i cuori ai freddi svizzeri. E così l’allenatore boemo è arrivato a Lugano,

dove la squadra, neo promossa in SuperLeague, la massima divisione svizzera, dopo un avvio stentato, con la vittoria sul San Gallo si è portata in posizioni più consone di classifica.

Ma se c’è una cosa che al tecnico proprio non interessa, almeno per il momento, è proprio la classifica, convinto più che mai che la sua missione in Svizzera sia quella di creare gioco con una squadra modesta e attirare gente allo stadio. Sì, perché, come abbiamo potuto notare anche personalmente, non è che i luganesi siano particolarmente attratti da tutto questo, visto che allo stadio più di 3-4 mila presenze non ci sono nonostante il nome di Zeman in panchina e lo sforzo della società nel contenere i prezzi degli abbonamenti.

Certo l’inizio non è stato dei più facili per il Lugano, che si arrabatta nelle ultime posizioni di classifica, ma è una squadra destinata a crescere e la fiducia nella salvezza è molta a tutti i livelli. Contro il San Gallo, squadra forte del canton tedesco, sugli spalti del Cornaredo c’era anche “Il Grande Sport” per capire a che punto stia questa nuova sfida del tecnico italo-boemo, ma anche per comprendere che si tratta di una sfida difficilissima più fuori dal campo che in campo. Basta una battuta delle sue prima del fischio d’inizio, guardando gli spalti mezzi vuoti: "Ma avete detto alla gente - si è rivolto Zeman ad un dirigente del Lugano - che oggi si giocava la partita?”.

Un mezzo sorriso, un’alzata di spalle e via a giocarsi una partita davanti a poco più di tremila spettatori tra i quali 200 ultras ospiti ed altrettanti locali che, per tutta la gara, nel silenzio assordante dell'intero stadio, se ne son dette di tutti i colori. Il tutto mentre sul terreno di gioco la squadra di Zeman impartiva lezione di calcio rigorosamente d’attacco, con ripartenze micidiali che hanno steso il San Gallo: 3-1 il risultato finale. Solo alla fine il clima si è sciolto ed anche i compassati tifosi svizzeri si sono lasciati andare ad… applausi a scena aperta.

Secondo il massimo dirigente del Lugano, Angelo Renzetti questa situazione, cioè la freddezza del pubblico, è figlia anche di una stampa non proprio benevola nonostante gli sforzi della società: "Avverto spesso presunzione ed un pizzico di malafede in molti scritti. Quando c’è di mezzo il Lugano si raccolgono le cicche e si trasformano in notizie” ha sentenziato pesantemente. Già questa è “Zemanlandia”, la nuova sfida di Zdenek Zeman: più che far faville sul campo, scaldare i cuori dei tifosi svizzeri.

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